Cosa significa Pantone? È la domanda che ha fatto venire parecchi grattacapi a grafici, visual designer e artisti che – a partire dall’anno 2000, quando cioè Pantone ha istituito la ricorrenza “Color of the year” – hanno iniziato a fare il conto alla rovescia per scoprire il colore dell’anno.
Siamo nel 1963, Lawrence Herbert, giovane laureato, viene impiegato presso la M&J Levine Advertising. In questa società di stampa di New York, il ragazzo inizia a studiare i pigmenti dei colori con lo scopo di ottenere uno storico di colori da utilizzare nelle stampe dell’agenzia.
Facciamo un esempio semplice: prendete il verde, ne esistono decine. Come facciamo a capire a quale verde dobbiamo fare riferimento quando creiamo una grafica, un manifesto e via dicendo?
L’obiettivo di Herbert era creare uno standard nell’uso dei colori.
Un giorno, Lawrence Herbert immaginò un mondo dove i colori potevano essere interpretati in modo universale e comprò dalla Levine Brothers per 50mila dollari la tecnologia per creare i pigmenti.
Fu così che nacque Pantone.
Cosa significa Pantone e da dove deriva la parola?
Pantone è un neologismo e si compone della parola greca “pan”, che significa molti/attraverso e “tone” che in inglese significa tonalità.
Il primo prodotto della Pantone fu un insieme di cartoncini, una mazzetta di colori universali standard, che funzionava proprio perché potevano averla tutti.
A questo punto ti chiederai: ma se tutti avevano questa mazzetta, come ha fatto Pantone a sopravvivere?
Devi sapere che la mazzetta dopo un anno ingialliva, pertanto chi la utilizzava era costretto a ricomprarla. In più, non era un prodotto economico e i colori erano difficili da replicare, soprattutto in presenza di schermi. Gli schermi dovevano essere tarati in modo da riprodurre fedelmente il valore pantone e avere una certificazione che le persone pagavano a Pantone stessa.
Cosa significa “Pantone Matching System” e cos’è?
Con passione e determinazione, Lawrence nel 1965 sviluppò il Pantone Matching System (PMS). Questo sistema attribuiva un numero a ogni colore, trasformando il caos cromatico in un linguaggio universalmente comprensibile. Era come dare una voce a ogni sfumatura e tonalità.
Il PMS non era solo un sistema di corrispondenza cromatica; era una sinfonia di possibilità per artisti, designer e creatori di tutto il mondo. Da quel momento, i colori hanno smesso di essere solo visivi; sono diventati una forma di espressione con un linguaggio condiviso.
Il successo di Pantone
Il successo di Pantone è cresciuto nel corso degli anni, trasformandosi in una forza trainante nell’industria creativa. Le guide di colore Pantone divennero gli strumenti indispensabili per chi cercava precisione e coerenza. Ogni numero Pantone raccontava una storia, portando con sé un’emozione unica.
Ma l’avventura di Pantone non si è fermata lì.
Qual è stato il primo colore Pantone della storia?
Negli anni ’80 Pantone fonda un’azienda parallela con l’obiettivo di studiare i colori per consigliare alle aziende quali utilizzare.
Nel 2000 Pantone inizia a decretare il “Color of the Year”, un’innovazione che ha reso il colore un riflesso delle tendenze culturali e dell’atmosfera globale e che influenzerà lo spirito del futuro.
Il primo colore dell’anno (2000) fu il ceruleo.

Nel 2007, Pantone ha fatto un passo avanti, unendosi a X-Rite, una partnership destinata a portare il mondo dei colori a nuovi livelli di bellezza e precisione.
In che modo Pantone sceglie il colore dell’anno?
L’annuncio annuale del “Color of the Year” da parte di Pantone è diventato un evento significativo nel mondo del design, influenzando le tendenze nei settori della moda, del design industriale, del graphic design e oltre.
Ma come si sceglie il colore dell’anno?
Pantone analizza un po’ tutto (moda, cinema, arte, serie tv, tendenze grafiche) per un anno e cerca di tradurre tutto in un colore.
Che sia un’enorme operazione di marketing? Chi può dirlo, sta di fatto che oggi, quando si apre una guida di colore Pantone, non ci troviamo di fronte a una mera lista di tonalità. È uno strumento pragmatico, privo di fronzoli, progettato per soddisfare le esigenze di precisione nel campo del colore. La sua utilità pratica la rende uno standard affidabile e ampiamente adottato nell’industria, offrendo un linguaggio comune per la comunicazione visiva e la riproduzione fedele dei colori in ogni settore.
Pantone ha reso il mondo più vibrante, più comprensibile e, soprattutto, più connesso attraverso la lingua universale dei colori. La storia di Pantone è una storia di passione cromatica, di un visionario che ha dipinto il mondo con un pennello di numeri e sfumature.
Fra 2 giorni scopriremo qual è il colore dell’anno 2024. Facciamo un gioco, secondo te quale sarà? Scrivicelo nei commenti.