Pantone 2026 Color of the Year è la notizia più attesa per chi dei colori fa un lavoro, un’arte, una passione.
Ogni dicembre, l’annuncio del “colore dell’anno” infatti, catalizza l’attenzione globale, influenzando moda, design, arte e marketing. Ma dietro quella singola tonalità, che diventa il simbolo cromatico dell’anno a venire, non c’è una scelta casuale. È il risultato di un’analisi profonda che funziona come un vero e proprio barometro culturale.
Pantone non è solo un colore, ma un metodo
Il “colore dell’anno” non nasce da una scatola di pastelli, ma è la punta di un iceberg fatto di mesi di ricerca da parte degli esperti del Pantone Color Institute. È un processo che unisce analisi estetica, sociologia e psicologia collettiva. Quindi ben oltre la scelta casuale.
Ma come avviene questa scelta?
1. Osservazione dei macro-trend globali
Il team Pantone esegue una scansione meticolosa delle tendenze globali. L’osservazione non si limita alle passerelle di moda o all’interior design, ma si estende a:
- Tendenze moda e passerelle.
- Interior e Product Design.
- Cinema, Serie TV e Nuove estetiche visive.
- Tecnologia (UI, materiali e Gadget).
- Movimenti culturali e sociali globali.
- Cambiamenti economici e psicologia collettiva.
L’obiettivo è intercettare ciò che il mondo sta “respirando” in quel momento.
2. Studio dei colori ricorrenti (e dimenticati)
Vengono analizzati i colori che ottengono un’adozione trasversale:
- Più utilizzati dai designer in progetti chiave.
- Più venduti in prodotti di lifestyle.
- Più richiesti in settori come arredo, beauty e moda.
Se una specifica tonalità viene scelta in modo indipendente da molti settori diversi, è un segnale forte che risponde a un bisogno collettivo latente. Esempi recenti ne sono stati il Viva Magenta del 2023 (per potenza e rinascita) e il Peach Fuzz del 2024 (per comfort e gentilezza).
3. Cross-Check e selezione finale
I dati interni sono poi incrociati con report esterni di agenzie di previsione (come WGSN o Lidewij Edelkoort) e con l’analisi della ciclicità storica dei colori. Si tiene conto dello stato geopolitico e del clima culturale per assicurarsi che il colore scelto sia un simbolo universale e riconosciuto della nostra epoca.
Alla fine, Pantone non sceglie solo un colore, ma crea una narrativa emozionale, completa di una palette di tonalità a supporto.
Il Colore dell’Anno è, in sintesi, un messaggio culturale espresso cromaticamente.
Pantone 2026: quale tonalità rappresenterà il nuovo anno?
Basandoci sui macro-trend attuali, è possibile formulare una previsione professionale per il colore che seguirà l’ipotetica evoluzione del 2025 verso tonalità a cavallo tra natura e tecnologia.
1. L’esigenza di calma e stabilità
Gli anni recenti sono stati caratterizzati da iperstimolazione e complessità. Di conseguenza, si nota una forte crescita del “comfort visuale”:
- Incremento del calm luxury e dell’interior design minimalista.
- Domanda crescente di prodotti e palette che trasmettono familiarità, morbidezza e connessione con la natura.
Questo scenario fa prevedere una virata verso tonalità che comunichino equilibrio, continuità e sicurezza emotiva.
2. La convergenza su palette naturali
I report di tendenza indicano un ritorno netto ad una matericità e organicità.
I macro-trend creativi per il biennio 2025–2026 vedono la forte ricomparsa di:
- Verdi naturali e polverosi.
- Terracotta desaturati.
- Neutri caldi e materici.
Queste scelte riflettono una sensibilità collettiva verso la sostenibilità, il benessere e un’estetica più autentica, in contrasto con la saturazione digitale.
3. Ciclicità cromatica: la necessità di radicamento
Osservando la sequenza recente, che è passata da toni energici (2023) a tonalità accoglienti (2024), è logico attendersi che il ciclo si completi con un colore che richiami l’equilibrio e il radicamento. Verdi e terrosi, in particolare nelle loro varianti più morbide, si allineano perfettamente con questa evoluzione.
La previsione finale
Sulla base dell’analisi dei trend estetici, culturali ed emotivi, è plausibile che il Pantone Color of the Year 2026 si orienti verso una tonalità che esprima la necessità di un ritorno all’essenziale e all’autenticità.
La previsione più coerente è un colore nelle famiglie:
🌿 Verde naturale e polveroso: che incarna la connessione con la natura e la calma.
🧡 Terracotta morbido e desaturato: che comunica matericità, calore e radicamento.
Il colore prescelto sarà il simbolo del bisogno di stabilità in un mondo in rapido cambiamento, una tonalità raffinata e contemporanea che funge da àncora visiva.
E tu hai già pensato a quale potrebbe essere il nuovo colore dell’anno 2026? Se hai ancora qualche curiosità da soddisfare saremo ben felici di risponderti.